La presenza di capillari evidenti e ramificati (detti anche teleangectasie) a livello degli arti inferiori è un fenomeno che molte persone presentano in particolare le donne. Spesso viene percepito quale problema di carattere unicamente estetico ma in realtà, si tratta di un vero e proprio campanello d’allarme rispetto al funzionamento del sistema vascolare.

Le teleangectasie degli arti inferiori possono evidenziarsi in qualunque zona delle gambe, anche con ramificazioni molto estese simili a ragnatele. Sono frequentemente localizzate in specifici distretti:

  • Caviglie
  • Parte esterna della coscia
  • Parte interna del ginocchio.

I sintomi che accompagnano la comparsa di questi capillari possono essere diversi:

  • Presenza visibile di vene rosse, blu o viola sugli arti inferiori
  • Gambe doloranti
  • Prurito
  • Gambe e caviglie gonfie
  • Sensazione di gambe pesanti
  • Lieve sanguinamento dei capillari sottocutanei (capillari rotti)

Perché compaiono?

Vi può essere una predisposizione genetica dovuta all’età (si è riscontrato che le persone più in là con l’età hanno una fragilità capillare maggiore rispetto a persone più giovani) e al sesso (le donne hanno più probabilità rispetto agli uomini di presentare l’inestetismo a causa degli sbalzi ormonali, della ridistribuzione del grasso corporeo concentrato nella parte inferiore del corpo e perché solitamente hanno una pelle più sottile rispetto gli uomini). 

Ulteriori fattori di rischio sono:

  • Fumo e consumo di alcool
  • Ipertensione
  • Stile di vita troppo sedentario
  • Assunzione di contraccettivi ormonali (“pillola”)
  • Familiarità
  • Sovrappeso
  • Gravidanza

Questo dimostra come non sia necessariamente la predisposizione genetica la causa della formazione di capillari. Ma è soprattutto lo stile di vita individuale a giocare un ruolo rilevante.

Ecco alcuni semplici consigli da poter seguire sin da subito per prevenire i capillari fragili e migliorare la circolazione venosa.

ALIMENTAZIONE

Gli alimenti che migliorano la circolazione venosa sono essenzialmente:

  • Gli omega3 derivante soprattutto da olio di pesce o frutta secca e pesce azzurro
  • I polifenoli, che sono sostanze antiossidanti presenti in notevole quantità in frutta e verdura e che migliorano notevolmente il microcircolo. Tra i cibi ricchi di polifenoli ritroviamo: frutti rossi, come lamponi e fragole, o frutti di bosco in generale, gli agrumi, ribes nero, mirtilli, carciofi, cipolla rossa e verdure a foglia verde.
  • Il sedano ricco in potassio che abbassa i livelli di pressione sanguigna.
  • Il cioccolato fondente che grazie al suo contenuto in flavonoidi contrasta l’ossidazione del colesterolo “cattivo” impedendo la formazione delle placche all’interno dei vasi.
  • I cereali ricchi di fibre come riso integrale, farro o orzo e legumi che contribuiscono a ridurre il livello di colesterolo e a tenere bassi i livelli di glicemia.

È invece sconsigliato mangiare cibi troppo raffinati, perché infiammano i tessuti (Zucchero bianco , Farina 00 o consumo eccessivo di sale).

ATTIVITA’ FISICA

L’attività migliore è quella di tonificazione muscolare per migliorare il tono del muscolo e di conseguenza la circolazione venosa.

Gli sport più indicati sono:

  • La camminata: rende le pareti dei vasi sanguigni più elastiche, consentendo al sangue di incontrare meno resistenza al suo passaggio. 
  • Gli sport in acqua: l’acqua agisce sugli arti inferiori come una vera e propria calza elastica producendo una leggera pressione sul sistema venoso quasi come un massaggio, costante e delicato. I movimenti in acqua stimolano le vene negli arti a pompare sangue, senza causare danni collaterali. 

Questi consigli sono di carattere generale e non possono migliorare le teleangectasie già presenti da tempo. Ma non disperare perché c’è una soluzione anche a questa condizione: la Scleroterapia.

È un trattamento medico iniettivo ambulatoriale che prevede l’impiego di farmaci con sostanze sclerotizzanti (che occludono i capillari), va quindi effettuato da un medico esperto. Il paziente si sottopone a diverse sedute, a distanza di alcune settimane l’una dall’altra. Il risultato non è immediato ma è apprezzabile dopo circa 7-10 giorni.

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Dottor Michele Bonino