Mi rivolgo maggiormente alla quota femminile che sta leggendo: ti è mai capitato di svegliarti durante la notte in preda a fastidiosissimi crampi alle gambe?

Sono sicuro che almeno una volta sia capitato a chiunque: certo, se rimane un episodio singolo si può trattare di un caso, ma se questi crampi si presentano abitualmente è molto probabile che sia a causa della ritenzione idrica!

Quali sono le cause?

Sovente si ipotizza che, se si hanno i crampi notturni si è carenti di qualche sale minerale e che basti integrare per risolvere il problema. La maggior parte delle volte però la causa è un’altra: nessuna carenza bensì un ristagno di liquidi e prodotti di scarto delle cellule.

La maggior parte di questi disturbi sono causati da una circolazione sanguigna non ottimale. Il meccanismo di ritorno venoso del sangue, in questi casi, risulta più difficoltoso e può creare situazioni di stasi venosa. Di frequente questa condizione è associata ad un affaticamento del sistema linfatico degli arti inferiori che provoca il gonfiore a gambe e caviglie, dolore, crampi notturni, formicolii e dolore fino al polpaccio.
Vi sono persone più predisposte per familiarità, condizione di sovrappeso, età, stile di vita sedentario o che passano molto tempo in posizione statica in piedi.

La soluzione sta nel risolvere la prima causa, ovvero la ritenzione idrica. Come?

  • Attraverso massaggi meccanici linfodrenanti, come la pressoterapia.
  • Attraverso il movimento costante. È molto utile la camminata.
  • Se è presente anche un certo gonfiore, può essere utile l’utilizzo di calze riposanti elastiche preventive. Queste calze dovrebbero essere usate a livello preventivo qualora vi sia familiarità all’insufficienza.
  • Una prima temporanea soluzione è quella di mettere le gambe all’insù sulla testiera del letto, per favorire la circolazione di ritorno.

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